Affido Condiviso: una battaglia per i diritti dei minori, ma le firme tardano ad arrivare

Affido Condiviso: una battaglia per i diritti dei minori, ma le firme tardano ad arrivare

Il 4 febbraio 2025 è stato depositato in Cassazione il disegno di legge di iniziativa popolare sull’affido condiviso, un progetto sostenuto da 14 associazioni a livello nazionale, tra cui Minori in Primo Piano ODV. L’obiettivo è ambizioso: raccogliere almeno 50.000 firme tramite SPID entro sei mesi, per portare all’attenzione del Parlamento una riforma che garantisca il rispetto del principio di bigenitorialità nei procedimenti di separazione e divorzio.

A rappresentare Minori in Primo Piano ODV in questa iniziativa è Marialuigia Pellegrino, delegata dal Presidente. Da febbraio, diverse associazioni aderenti – insieme a nuovi gruppi che si sono uniti nel “Comitato Roberto Castelli” – hanno avviato incontri online per coordinare le strategie di promozione della raccolta firme. Tuttavia, nonostante l’impegno profuso, i numeri parlano chiaro: ad oggi le adesioni sono ancora molto al di sotto della soglia necessaria. Le firme raccolte ammontano a 2.334, un dato preoccupante considerando che, secondo Istat, nel 2023 in Italia si contavano circa 82.000 separati e 80.000 divorziati, molti dei quali denunciano squilibri nei giudizi relativi all’affidamento dei figli.

Un’occasione mancata?

Il dibattito sull’affido condiviso è acceso da anni. La normativa esiste, ma spesso viene applicata in modo limitato o addirittura disatteso, privando i figli della possibilità di mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. Sorprende quindi che la raccolta firme non stia ricevendo il sostegno sperato. Alcuni soci di diverse associazioni riferiscono addirittura che diversi padri separati avrebbero ostacolato la diffusione dell’iniziativa, un atteggiamento che sembra contraddire gli interessi della categoria che più dovrebbe beneficiarne.

Il Presidente di Minori in Primo Piano ODV ha rinnovato l’appello ai soci affinché firmino e diffondano l’iniziativa, contribuendo a raggiungere l’obiettivo delle 50.000 firme necessarie. Firmare è semplice e veloce, basta seguire il link ufficiale fornito dal CSV di Bergamo, che ha già pubblicato un invito alla firma su richiesta del Presidente. Inoltre, si attende la pubblicazione di un articolo dedicato su L’Eco di Bergamo, che potrebbe dare un’ulteriore spinta alla mobilitazione.

📌 Firma anche tu per garantire il diritto alla bigenitorialità!

🎥 Guarda il video tutorial su come firmare: Facebook – Minori in Primo Piano

Il tempo stringe: ogni firma conta!

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Chi scrive?

Francesco D'Auria

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